L'uomo
nel
bosco
-
Misericorde

L'uomo nel bosco - Misericorde, Alain Guiraudie

L'uomo nel bosco - Misericorde

di Alain Guiraudie, Francia, 2024, 102
con Félix Kysyl, Catherine Frot, Jean-Baptiste Durand, Jacques Develay, David Ayala

L'uomo nel bosco - Misericorde, Alain Guiraudie

Trama

Jérémie torna nel piccolo comune di Saint-Martial per il funerale del panettiere, suo ex datore di lavoro, a cui era molto legato. Si
ferma per qualche giorno a casa di Martine, la vedova del defunto, che gli è affezionata. L’affetto di Martine, la violenta gelosia del
figlio Vincent, amico di gioventù di Jérémie, la tensione con il solitario Walter, l’attenzione del parroco del villaggio, Philippe,
fanno emergere un passato misterioso che avrà conseguenze inaspettate...

Regia

Alain Guiraudie

Cast

Félix Kysyl, Catherine Frot, Jean-Baptiste Durand, Jacques Develay, David Ayala

Durata

102′

Paese di produzione

Francia

Anno di produzione

2024

Premi

Presentato al Festivale di Cannes e al Noir in Fest di Milano, è stato eletto miglior film dell'anno dai Cahiers du cinéma, venendo inoltre insignito del Prix Louis-Delluc.

Calendario

mercoledì 29 gennaio 2025
h: 17:30
7,00 € / Intero
5,00 € / Ridotto over 65 e Soci Bloom
4,00 € / Ridotto Under 26
giovedì 30 gennaio 2025
h: 17:30
7,00 € / Intero
5,00 € / Ridotto over 65 e Soci Bloom
4,00 € / Ridotto Under 26
venerdì 31 gennaio 2025
h: 20:30
7,00 € / Intero
5,00 € / Ridotto over 65 e Soci Bloom
4,00 € / Ridotto Under 26
sabato 1 febbraio 2025
h: 19:00
versione originale francese sottotitolata
7,00 € / Intero
5,00 € / Ridotto over 65 e Soci Bloom
4,00 € / Ridotto Under 26
mercoledì 5 febbraio 2025
h: 21:00
7,00 € / Intero
5,00 € / Ridotto over 65 e Soci Bloom
4,00 € / Ridotto Under 26

Recensioni

FilmTv - Guiraudie è uno dei maggiori registi francesi di oggi: il suo cinema è asciutto, surreale, sub-reale, sub-normale, paradossalmente placido nonostante sia pieno di elementi che potrebbero provocare un banale spettacolo. Sta tra Bruno Dumont e i fratelli Larrieu, tra il mitologico e il prosaico, tra l’assurdo e il proverbiale. Cioè in un cinema eccentrico, che si sposta dal centro e dal certo: non urbano per temi e location, e soprattutto interessato a sottrarre lo spettatore all’orientamento automatico, ideologico e morale, che propongono le immagini, le storie, le retoriche a cui siamo abituati. E che chiamiamo, in maniera assolutamente perversa e politicamente rassegnata, “realismo”. (...) Guiraudie apre L’uomo nel bosco, liberamente tratto dalle 1.038 pagine del suo romanzo Rabalaïre, con la figura tipica del coinvolgimento, la soggettiva: un lungo camera-car che porta il pubblico e Jérémie, insieme, l’uno su dentro l’altro, al paesello. Il cinema, dice Apichatpong Weerasethakul, è un «mezzo di trasporto». Perciò questo coincidere si fa subito imperfetto, slitta, scarta, spinge altrove: a cominciare dalle mancate risposte alle domande poste qui sopra, lo spettatore è accompagnato in un luogo in cui i moventi non sono dati, i desideri non presentano retroscena psicologici comprensibili, le norme sociali si reinventano in maniera libera, non conforme a quelle conosciute. Ai “Cahiers” (che han consacrato il film come il migliore del 2024) Guiraudie dice di voler «rendere possibile l’improbabile». Il che significa, soprattutto, ricontrattare il termine “normale”, e proporre a chi guarda un luogo utopico, in cui poter sperimentare sentimenti e posizionamenti oltre ogni logica e morale. La misericordia, per esempio. C’è più Bresson che Chabrol, qui dentro.

 

Mymovies - Il film sembra un po' un giallo alla Chabrol e un po' una fiaba nera (non a caso i personaggi si avventurano ripetutamente in un bosco misterioso), ma in realtà è tutto Alain Guiraudie, il regista e sceneggiatore francese che con una decina di titoli (il più memorabile è Lo sconosciuto del lago, ma è notevole anche il recente L'innamorato, l'arabo e la passeggiatrice) ha definito la sua poetica libera e impossibile da incasellare in un genere, o in una narrazione codificabile.

 

Cineforum.it - I film di Alain Guiraudie prendono sempre vita in un mondo chiuso – nel senso originario della parola latina conclusus, cioè chiuso, delimitato da confini precisi – aperto all’esterno, sia perché violato da una presenza estranea (come succedeva nel precedente L’innamorato, l’arabo e la passeggiatrice, dove la vita di Clermont-Ferrand era sconvolta dall’arrivo di un sospetto terrorista islamico), sia perché teatro di vicende mosse dagli istinti universali dell’essere umano, quelli che valgono a ogni latitudine: il desiderio, il sospetto, la gelosia, anche la solidarietà.

Prossimamente

  • TITO E VINNI - A TUTTO RITMO, Alois Di Leo, Sérgio Machado, René Veilleux
    TITO E VINNI - A TUTTO RITMO, Alois Di Leo, Sérgio Machado, René Veilleux
    domenica 30 marzo 2025
  • Mestizia vol.2 - Suoni dall'anima meticcia w/ Malaleche & Garrapateros live + Cico djset
    Mestizia vol.2 - Suoni dall'anima meticcia w/ Malaleche & Garrapateros live + Cico djset
    venerdì 28 febbraio 2025
  • TITINA, Kajsa Næss
    TITINA, Kajsa Næss
    domenica 9 febbraio 2025
follow
us
bloom map
via Curiel, 39
20883 Mezzago (MB)
tel 039 623853
fax 039 6022742

Nel cuore verde della Brianza a soli 30 minuti da Milano, 20 da Monza e 10 da Vimercate
Nel cuore verde della Brianza a soli 30 minuti da Milano, 20 da Monza e 10 da Vimercate

© 2025 Cooperativa Sociale il Visconte di Mezzago - Cookie Policy
P.IVA 00920870961 - CF 08689650151