di Maurizio Nichetti, Italia, 2025, 90′
con Angela Finocchiaro, Serra Yilmaz, Gelsomina Pascucci, Pia Paoletti, Maurizio Nichetti
Due content creators documentano le turbolente riprese di un film on the road. La protagonista, Anna, è una veterinaria appassionata la cui vita si divide tra la gestione della fattoria e i molteplici suoi ruoli familiari che la portano ad essere, di volta in volta: una moglie innamorata, una figlia affettuosa, una madre ansiosa, una nonna paziente. La morte improvvisa di Gino, il padre infermo, offre ad Anna la possibilità di liberarsi finalmente della sua premurosa badante Aysè, con cui non era mai riuscita ad andare d’accordo. Aysè tornerà quindi in Turchia con il vecchio letto di Gino, lasciatole in eredità. Anna e Aysè affronteranno così, con un letto a bordo, un lungo viaggio attraverso i Balcani destinato a cambiare per sempre la loro vita e il loro rapporto.
Cineforum.it - abbiamo una storia, quella di AmicheMai, “liberamente tratta da tante storie vere”, che mette a confronto due donne, Anna e Aysé, interpretate da due attrici di classe come Angela Finocchiaro e la Serra Yilmaz di tanti film di Özpetek (...)
Ma c’è anche il backstage di quella storia, che è una sorta di film nel film, e che serve a Nichetti per dire qualcosa sul cinema (la difficoltà di farlo, l’importanza di un buon soggetto ma soprattutto di un produttore disponibile, l’ansia del regista che sta in prima fila in tutto, ma poi nelle occasioni ufficiali si dilegua, la vacuità di queste situazioni ufficiali, i cambiamenti del cinema di oggi, con i droni che il regista a un certo punto distrugge, ma con il digitale che in certe situazioni fa comodo), e poi ci sono i social, che trasmettono in diretta sempre tutto, inesorabilmente… E c’è la realtà filtrata dalla tv, che alle città sommerse e ai drammi della contemporaneità contrappone assurde sagre di paese, come quella della salsiccia o quella dell’anguria scolpita. Ma soprattutto l’allarme climatico, guardato anche con ironia (le due ragazze sottolineano che quel set è green, perché usa le luci al led), come con ironia si guarda al gap generazionale (le due attrici, nel finale, vengono surclassate dalle giovani influencer per sfilare sul tappeto rosso insieme al produttore).
Sentieri Selvaggi - Attraverso il film on the road, il cinema di Maurizio Nichetti intraprende un nuovo viaggio, quasi verso l’ignoto, con frammenti da disaster-movie con le immagini dell’Italia allagata in cui il film affronta anche il tema della crisi climatica.
(...) Amichemai è un piccolo film, che potrebbe franare da un momento all’altro così come quello che la troupe sta girando tra difficoltà realizzative e produttive. Però è soprattutto l’esempio vitale di un cinema ancora pieno di una grande inventiva, che dialoga continuamente con il set come Ladri di saponette e che racconta una tra le tante, infinite storie possibili come Stefano Quantestorie. Ci sono incantesimi, movimenti cartoon, e quella mimica impazzita da gags del cinema muto. Anche nel suo ‘nuovo esordio’, Nichetti recupera i tanti frammenti sparsi del suo cinema precedente. E, come, nel primo film, si riaffaccia l’ombra di Jacques Tati. Con il suono del clacson del camion ecco Hulot e le sue vacanze. Il suono, il movimento. Ancora i segni di un’eredità dove nello sguardo verso il futuro di Nichetti c’è ancora tanta, appassionata, contagiosa, nostalgia verso il passato.